Lunedì 7 ottobre, alle 10.15, ad ingresso libero, si terrà il Forum NO LOGO “CINEMA NON DIPENDENTE”, per una riflessione condivisa sulla natura e il ruolo del cinema indipendente, del sostegno pubblico al cinema e sulla necessità di rilancio del cinema italiano nell’attuale panorama legislativo.
Uno spazio di coesione per porre in collegamento le idee e recuperare una visione in cui cinema “commerciale” e “indipendente” non vivano alcuna contrapposizione, ma possano coesistere recuperando i rispettivi ruoli.
L’obiettivo è delineare e proporre uno scenario in cui il cinema recuperi il proprio ruolo di libera espressione del pensiero e di terreno di formazione, occupazione e crescita
per lavoratori, autori, artisti, creativi, tecnici e imprenditori.
La garanzia dei diritti dei lavoratori e il riconoscimento di un adeguato spazio espressivo e produttivo, dipendono innanzitutto dalla capacità di identificarsi con nettezza e riacquistare una dimensione di valori e riferimenti che inducano le Istituzioni a rispondere con rapidità, chiarezza ed efficacia.
Questo può avvenire solo evadendo dagli schemi rigidi della burocrazia, del compromesso al ribasso, del conformismo e della subalternità a modelli che hanno ormai mostrato il loro fallimento.
Sede dell’appuntamento sarà il Cinema delle Province, insignito del Premio Carlo Lizzani alla recente Mostra del Cinema di Venezia «per l’impegno profuso nella promozione del cinema indipendente italiano e nella realizzazione di iniziative volte all’inclusione nella complicata realtà della Capitale».
La scelta di un incontro “no logo” raccoglie il sentimento, sempre più diffuso, di accantonare l’appartenenza a sigle e correnti, per concentrarsi su una obiettiva analisi dei contesti e ragionare sul cinema scevri da ogni interesse che non sia quello del recupero del senso e della efficacia di un sistema che ha progressivamente perso il contatto con la popolazione e con sé stesso.
Sono invitate a partecipare al Forum No Logo tutte le associazioni che rappresentano la filiera cinematografica – produttori, distributori, esercenti, autori, sceneggiatori, registi, attori, lavoratori delle troupe, della postproduzione e fornitori – per dare un segnale forte di coesione e pluralismo in grado di determinare una prospettiva limpida e priva di autoreferenzialismi.
La scaletta degli interventi verrà condivisa nei prossimi giorni in virtù delle adesioni che stanno arrivando.
Il Forum è ispirato a Metropolis di Fritz Lang (1927), ambientato in una città nella quale la popolazione era divisa tra abitanti privilegiati del mondo di superficie e lavoratori sfruttati, costretti a vivere nel sottosuolo.
La Macchina M, governata dai gruppi dominanti, gestiva e minacciava, fino a trasformarsi in uno spietato Moloch che ingoiava i più deboli e i disobbedienti.
Un mondo senza rappresentanza, dominato dalla paura di dire e di evadere. Una maggioranza di donne e uomini indebolita dall’impossibilità di accedere ai livelli superiori.
Maria era l’unica figura di riferimento che tentava di sollevare il popolo del sottosuolo, e il grande manovratore, con un esperimento di mutazione, cercò di alterarne l’indole per soffocare ogni impulso di libertà e rivolta.
Il tentativo di esasperare il controllo attraverso un esperimento di mutazione produsse però un’eterogenesi dei fini che portò alla liberatoria ribellione del popolo del sottosuolo.
Lang immaginò cronologicamente questa storia nel 2026 e descrisse una società controllata dalla tecnologia e guidata da un’oligarchia di potenti.
Per lui mancava un secolo. A noi mancano 2 anni.